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Il Film della settimana: Essi Vivono (1988)

essi vivono

Nuova settimana, nuovo film: oggi parliamo di un film cult sempre attuale, Essi Vivono (titolo originale They Live) scritto e diretto da John Carpenter. Questo è uno dei film del regista più riconoscibili e un’opera di riferimento sulla critica politica all’interno del cinema americano. La storia di Nada (l’ex-wrestler Roddy Piper), propone una visione di un mondo in cui l’eroe non può davvero salvare la situazione: l’unica cosa che resta da fare è mostrare alla gente la verità e lasciare che l’umanità risolva il problema stesso.

Un lungometraggio del maestro horror che non ha nulla a che fare con serial killer o i vampiri: si parla di avidità e propaganda. Ed è più vero che mai.

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Essi Vivono: trama e recensione

Un giovane operaio disoccupato appena arrivato a Los Angeles, John Nada, scopre, utilizzando degli strani occhiali da sole trovati all’interno di una chiesa, che molti esseri umani sono in realtà extraterrestri camuffati che condizionano l’umanità con messaggi pubblicitari subliminali. Mentre molti umani si sono venduti agli occupanti, un piccolo gruppo li combatte disperatamente. Insieme all’operaio nero Frank, conosciuto nel cantiere dove lavora, il giovane intraprende una lotta senza sosta per la libertà.

Si tratta della trasposizione di un breve racconto di Ray Nelson intitolato “Eight O’Clock in the Morning”, un mix tra horror e fantascienza. Rispetto al racconto, Carpenter personalizza la narrazione arricchendola con le sue tipiche tematiche e il suo stile caratteristico. Ricca di riferimenti e allegorie, la storia vuole mostrare e criticare la forte influenza e il grande potere dei mass media.

L’essere umano subisce e assimila ignaro comandi e ordini, che lo imprigionano e lo rendono servo e pedina di una complessa sovrastruttura. Il film è una sorta di “rivoluzione operaia“, dove gli ultimi, i deboli, spinti dalla necessità e dalla ricerca di giustizia, si ribellano contro i poteri forti impugnando le armi. Omaggio al cinema d’epoca, è girato in bianco e nero: meno spettacolare, ma più romantico e sincero. Il regista riesce bene nell’intento di far pensare. Significati oltre le immagini ed atmosfere fantascientifiche.

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Il trucco al centro di Essi Vivono, ovviamente, è che il suo messaggio non sembra affatto sovversivo. Il tema anti-consumista è già evidente sullo schermo: spiegare che gli annunci di scarpe nuove e pacchetti vacanza alle Hawaii sono stati in realtà progettati per spingerci a lavorare, a spendere soldi, a sposarci e riprodurci è spiegato in modo abbastanza esplicito.

L’essere umano è facilmente malleabile e, soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione, è possibile imporgli lo stile di vita da seguire, convincerlo a comprare determinati oggetti e indurlo ad avere una mentalità ristretta che impedisca di mettere in risalto le proprie convinzioni e i differenti punti di vista.

Questo triste processo è riuscito ad avanzare soprattutto grazie all’avvento della televisione, che costituisce uno dei mezzi più invasivi per la mente umana, che si fa influenzare dai messaggi inviati che mirano a delineare e ad esaltare dei modelli e dei punti di riferimento utopici e impossibili da avvicinare. L’obiettivo in realtà è quello di rendere l’uomo una semplice macchina, come se fosse un robot che non prova emozioni e segue semplicemente i comandi. In sostanza la vita che conduciamo non è stabilita da noi stessi ma sono altri che ci dicono quale stile di vita da seguire, indicando la strada da percorrere e le regole da rispettare.

Non c’è spazio per la libertà di opinione e di pensiero e per intraprendere una florida carriera l’unica strada è quella della sottomissione nei confronti del gruppo di coloro che sono situati al comando. Chiunque provi ad opporsi, a ribellarsi, a protestare o semplicemente a mettere in dubbio l’autorità viene immediatamente ostacolato e soppresso. Già nel 1988 Carpenter è riuscito a sottolineare le problematiche e le assurdità di una società capitalista e consumista.

Un film stupendo che riesce a mescolare fantascienza e realtà, facendo riflettere lo spettatore, ponendogli interrogativi e creando un sentimento misto di rigetto e di reazione alle ingiustizie. Ottime le interpretazioni del cast, che ha contribuito a creare un film sorprendente, originale e tremendamente attuale, una combinazione bizzarra e intrigante di allegoria politica e horror vecchio stile.

Essi vivono, noi dormiamo.

Scritta su un muro di Los Angeles

Ileana Barilla

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