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Indice Tesi di Laurea: ecco come scriverlo

indice tesi

Oggi ci soffermeremo sull’Indice Tesi, una delle parti più importanti di cui si compone una tesi di laurea, perché rappresenta lo scheletro del tuo lavoro. Si tratta di un elemento da non sottovalutare, in cui è necessario indicare tutti i capitoli e i paragrafi che compongono la tua tesi ed i rispettivi numeri di pagina.

Indice tesi: quando scriverlo

L’indice è solitamente una delle prime cose da sviluppare, dopo aver definito l’argomento, ed eventualmente il titolo, della tesi. È anche vero, però, che la stesura della tesi può subire delle modifiche in corso d’opera, che possono essere riviste sia da te, che dal tuo relatore.

Un errore sarebbe considerare l’indice iniziale come un qualcosa di statico e non modificabile. Questa è infatti una parte dinamica che varierà il proprio aspetto fino alla fine della stesura dell’elaborato.

Anche quando non esiste uno schema prefissato, tieni presente che l’indice deve seguire un percorso logico, partendo da un inquadramento del tema di tesi, a cui segue l’esposizione di teorie, dati e osservazioni pertinenti all’approfondimento che si intende svolgere e chiudendosi con una sintesi personale.

Dove inserire l’indice della tua tesi?

Generalmente viene posto subito dopo la prima pagina contenente tutto ciò che è presente nel frontespizio (nome e cognome, ateneo, corso di laurea, titolo della tesi, relatore, anno accademico).

Ma fai attenzione. In tutti i casi in cui la tua tesi contenga:

  • Pagina informativa (da inserire se è necessario o desideri aggiungere ulteriori informazioni al frontespizio);
  • Prefazione (in cui descrivi l’idea della tua tesi, come è nata, in quale contesto è stata elaborata, con l’aiuto di chi, ecc.);
  • Ringraziamenti (a chi ha contribuito ed ha sostenuto il tuo lavoro di tesi);
  • Abstract (è una sintesi della tua tesi, il cui obiettivo è invogliare a leggere l’elaborato);

l’Indice va messo successivamente.

Come strutturarlo?

La struttura dell’indice si compone del titolo del capitolo (in grassetto), seguito dai rispettivi paragrafi che esso comprende, indicando titolo e pagina per ciascuno di essi. Dedica tempo e attenzione alla scelta del titolo dei capitoli e dei paragrafi, che dovranno esprimere nel modo migliore l’argomento della parte che definiscono.

L’indice mostra la struttura della tua tesi triennale o magistrale: per questo è importante usare dei titoli chiari sia per i capitoli che per le varie sezioni. Il lettore avrà così una panoramica esatta delle informazioni contenute al loro interno.

Dato che l’indice tesi presenta una visione d’insieme di come si compone l’elaborato, la lunghezza ideale è di massimo due pagine.

Puoi utilizzare la stessa formattazione (corsivo, grassetto ecc.) avendo cura di usare lo stesso font (es. Times New Roman) con cui ha scritto la tesi e, inoltre, ti suggeriamo una dimensione carattere 18.

Non dimenticare di scrivere a destra di ciascun capitolo, paragrafo, sotto paragrafo il numero di pagina esatto.

Anche se sembra strano, uno degli errori più frequenti nella creazione dell’indice, è quello di associare un numero di pagina diverso da quello reale, presente all’interno del testo.

Ad esempio: nell’indice il capitolo 3 risulta iniziare a pagina 45 mentre nel documento inizia a pagina 48. Questo problema è dovuto al fatto che non si usano funzioni automatiche di creazione dell’indice, presenti in Word e altri programmi di scrittura.

Un altro problema è legato all’allineamento dei numeri delle pagine nell’indice. Anche in questo caso strumenti automatici consentono di ovviare a tale problema.

Cosa non inserire

La prefazione, il sommario e l’indice stesso non devono essere menzionati in questa sezione. Le prime due sezioni compaiono infatti nelle pagine precedenti: il lettore della tua tesi ha dunque già letto queste parti prima di arrivare al sommario.

E ovviamente non è necessario menzionare l’indice, poiché per cercarlo dovresti già consultare la tabella stessa, rendendo tale informazione ridondante.

Se nel documento sono presenti molte appendici, che potrebbero allungare inutilmente la tabella dei contenuti, puoi tranquillamente escluderle dalla sezione.

Al contrario, è sempre necessario inserire i riferimenti bibliografici come un capitolo.

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Ileana Barilla

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