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Il Film della settimana: The Truman Show (1998)

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Iniziamo questa nuova settimana prima dell’inizio delle vacanze con un cult: The Truman Show, interpretato da un magistrale Jim Carrey.

The Truman Show: trama e recensione

In questo film Jim Carrey interpreta Truman Burbank, un uomo la cui vita è costruita sulla menzogna: la città in cui vive è in realtà un grande studio televisivo di Los Angeles con cinquemila telecamere nascoste ovunque. Perfino i suoi amici e le persone intorno a lui sono attori.

Truman pensa di essere un uomo normale con una vita normale, ma non ha idea di quale sia la realtà, fino a quando un giorno scopre tutto: come reagirà?

Alla fine degli anni ’90, la preoccupazione principale riguardava l’ansia per la tutela della privacy, l’immenso potere dei media e, a causa della realtà virtuale, la natura sempre più inaffidabile del mondo reale.

Truman è consapevole solo di vivere a Seahaven, una città insulare dalla quale, a causa di una paura dell’acqua impiantata nel suo inconscio con cura, Truman non può andar via. Titoli di giornale come “Chi ha bisogno dell’Europa?”, manifesti che mostrano incidenti aerei (“Potrebbe succedere a te!” recita lo slogan), l’impiegata dell’agenzia gli dice che i posti sono esauriti e il traffico che impedisce di uscire dalla città, si coordinano per contrastare la curiosità di Truman nel voler vedere il mondo.

Dal momento in cui una lampada da studio contrassegnata come Sirius 9 cade dal cielo, Truman inizia a sospettare di essere al centro di una cospirazione. Il giovane quindi comincia a prendere sempre più coscienza del Grande Inganno cui è stato sottoposto fino a tentare una fuga via mare che gli sarebbe fatale se ciò non pregiudicasse il proseguimento dello show.

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The Truman Show è un programma televisivo con alti indici di gradimento ed ingenti introiti pubblicitari, che riprende giorno e notte la vita di questo trentenne sin da quando, abbandonato in fasce dai genitori, fu adottato dal network televisivo e, di conseguenza, dall’immensa platea che ne derivava.

Per farlo crescere moralmente sano, furono introdotti nello show genitori, amici, una moglie, dei colleghi di lavoro, fino ad arrivare alla “new entry”, una ragazza che dovrebbe sostituire la consorte nel suo cuore.

Incredibile a dirsi, anche il sole, la luna e il mare sono artificiali. Ma Truman Burbank, assicuratore, di tutto ciò non ha consapevolezza per il semplice fatto che, come spiegherà Christof (Ed Harris), demiurgo e produttore, “noi accettiamo la realtà del mondo così come ci viene presentata”.

Il film capolavoro di Peter Weir, scritto da Andrew Niccol, prefigura scenari davvero inquietanti per gli uomini del futuro: attraverso un subdolo esperimento sociologico su un individuo, si tenta di tracciare una via che mira al controllo generalizzato sulle masse.

All’apparenza una commedia con toni sereni e brillanti, eppure con venature drammatiche per quella situazione quasi di carcere e di prigionia in cui si trova a vivere il protagonista, The Truman Show è una metafora dei giorni nostri, una storia di ammonimento sulla natura invasiva e corruttiva di una società che crede di avere il diritto di dover guardare tutto.

Questa pellicola intelligente e a tratti profetica segna un’epoca e ispira i primi reality show come il Grande Fratello: nella TV del nuovo millennio e la tecnologia delle comunicazioni che avanza con rapidità, un vero Truman Show diventa sempre più probabile.

Jim Carrey, anche se recita in un film drammatico e non comico, è semplicemente perfetto nei panni del protagonista.

L’infrangersi della sua barca, in fuga verso il sogno delle isole Fiji, contro un cielo di cartapesta si inserisce di diritto in uno dei momenti più drammatici della storia del cinema; in un finale da antologia che si conclude con il repentino cambio di canale di due telespettatori nel momento in cui capiscono che lo show è davvero finito.

La trama riflette sulla capacità dei media di manipolare la realtà e sul rapporto tra immagini e verità: proprio per le tematiche affrontate, ancora saldamente collegate al presente nonostante siano passati più di 20 anni dal lancio, la pellicola è stata un successo sia di critica che di pubblico.

Caso mai non vi rivedessi, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!

Truman Burbank

Ileana Barilla

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