Ben ritrovati con il nostro appuntamento settimanale dedicato ai film da vedere assolutamente. Oggi parliamo della pellicola L’attimo Fuggente, in occasione del recente anniversario della scomparsa dello straordinario Robin Williams.

L’attimo Fuggente: trama e recensione
Anni ’50, Stati Uniti: in un severissimo collegio maschile è arrivato il nuovo docente di letteratura inglese John Keating (Robin Williams), che inizia a sovvertire i metodi insegnamento tradizionale (nella sua prima lezione farà infatti strappare delle pagine di un libro ritenute superflue), suscitando lo stupore degli studenti e gli scetticismi dei rigorosi professori dell’accademia. Keating si fa soprattutto portatore del celebre messaggio sintetizzato nella formula “carpe diem”, ovvero saper cogliere l’attimo e non farci sfuggire nulla. Per questo insegna ai propri allievi a coltivare l’anticonformismo, combattere l’ipocrisia ed assecondare i propri sogni.
Prendendo spunto da un iter pedagogico originale i ragazzi arrivano a fondare la cosiddetta “Setta dei poeti estinti”, la cui sede sarà in una grotta del bosco limitrofa all’accademia. Qui i ragazzi si riuniranno segretamente di notte a recitare versi ed a scambiare visioni sulla vita.
Ma in alcuni casi cavalcare l’onda dei propri sogni può portare a conseguenze drammatiche. Il Professor Keating di fatto incentiva un allievo a coltivare la sua passione per la recitazione teatrale contro il volere del padre. Lo studente però finirà suicida: paradossalmente la colpa del tragico accaduto ricade sul professor Keating, ritenuto responsabile di un metodo di insegnamento non ortodosso.
La fine emblematica con gli studenti che salgono sui banchi al coro di “Capitano o mio capitano” sancirà il riscatto del docente per il torto subito e soprattutto la certezza che i suoi insegnamenti resteranno nel cuore dei suoi ragazzi.
Una pellicola che fa riflettere e commuovere proprio perché il docente non rappresenta solo colui che impartisce delle nozioni, ma è innanzitutto un maestro di vita.
Il film rappresenta una vera e propria condanna all’ipocrisia dei benpensanti e di un ambiente che tappa le ali ai propri ragazzi. Una severa critica alla società costretta a rimettere in discussione tutti i suoi modelli educativi.
In questo successo al botteghino statunitense del dramma di Peter Weir sui sogni giovanili e la scoperta di sé, Robin Williams fa di Keating una presenza simpatica anche quando è fuori dallo schermo.
Te lo consiglio perché
Splendidamente diretto e con una storia vincitrice del Premio Oscar come migliore sceneggiatura originale, L’attimo fuggente è un gioiellino spesso trascurato. Degna di nota anche l’interpretazione di un giovanissimo Ethan Hawke e di una straordinaria performance di Robin Williams.
Un film che con la sua forza riesce a coinvolgere persino l’anima dello spettatore, andando ben oltre la solita funzione di divertimento e distrazione. Sebbene il titolo italiano sia in realtà fuorviante rispetto all’originale “Deaths poets Society”, proprio la traduzione del titolo riesce in qualche modo a cogliere l’essenza del film. Nella storia troviamo infatti un’ipotesi del senso della vita, ossia di quale sia per meglio dire l’essenza della nostra esistenza e da cosa dipende.
In una scena tra le più famose il professore John Keating spiega ai ragazzi l’importanza nella vita di saper cogliere il momento giusto e approfittare delle occasioni prima che sia troppo tardi, perché qualunque cosa accada si giunge prima o poi inevitabilmente alla morte. Questo è il solo destino dell’uomo, un destino che non può cambiare: la differenza la fa il modo in cui noi siamo riusciti a riempire l’intervallo di tempo che c’è tra la vita e la morte.
Il lungometraggio però non si riduce solo a questo concetto, ma è il punto di partenza che permette al personaggio di coinvolgere i suoi allievi nel mondo dell’arte e mostrare ad essi quanto questa sia necessaria nella vita dell’uomo. La trama non è mai noiosa e tutte le dinamiche portano alla conferma di ciò che il professore dice nel corso delle sue lezioni.
Tutto il film è un inno all’anticonformismo ed un’esaltazione dell’individualità: è inevitabile sentirsi arricchiti dopo la visione di una storia come questa. Tutta la vicenda è incorniciata da suggestive scenografie accostate da una buona musica strumentale che riesce a descrivere e accompagnare quello che viene proiettato sullo schermo.
Carpe diem… Cogliete l’attimo, ragazzi… Rendete straordinaria la vostra vita!
John Keating