Oggi parliamo di un musical molto particolare: The Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman. La pellicola ha destato scalpore sin dall’uscita al cinema, a causa dei temi trattati.
The Rocky Horror Picture Show: trama e recensione
In una notte buia e tempestosa i promessi sposi Brad e Janet (Barry Bostwick e Susan Sarandon), due bravi ragazzi della provincia nordamericana, si perdono in un bosco con l’auto in panne e decidono di cercare aiuto presso l’abitazione più vicina.
Si imbattono quindi in un castello dall’aspetto poco rassicurante in procinto di ospitare l’Annuale Convegno Transilvano, una riunione di alieni del pianeta Transexual della galassia Transylvania. Una volta dentro, finiscono per diventare ostaggi dell’ambiguo Frank-N-Furter (Tim Curry) e del suo stravagante entourage. Scoprono poi che il dottore travestito è alle prese con un esperimento: dare vita al bellissimo e muscoloso Rocky per convertirlo nel suo personale giocattolo sessuale.
Mentre Brad e Janet riscoprono la loro sessualità e Rocky vuole disperatamente scoprire la sua, il film diventa sempre più surreale, terminando con la rivelazione che l’androgino e glaciale dottor Frank N. Furter è semplicemente diverso, fuori da questo mondo.
Correva l’anno 1975 quando il regista Jim Sharman e il compositore, sceneggiatore, cantante e attore Richard O’Brien davano alla luce la versione cinematografica del musical britannico The Rocky Horror Show, che avevano già presentato con successo a teatro.
Partito male al botteghino, il film diviene presto un cult raccogliendo negli anni consensi ed un pubblico di veri e propri fan che si sarebbero riuniti regolarmente in piccoli cinema per ricreare le scene (trucco e parrucco incluso) durante la proiezione. Un cocktail di umorismo, provocazione ed eccesso da bere tutto d’un fiato, omaggio ai film del terrore e di fantascienza, The Rocky Horror Picture Show è l’apoteosi della cultura pop che cita ed esibisce tra un numero musicale e l’altro. La trama, che ruota intorno al piacere della carne, perseguito dallo scienziato Frank-N-Furter e scoperto dagli ingenui Brad e Jane, viaggia verso l’altro lato della mentalità dominante e repressiva dell’epoca. Sin dalla prima scena, infatti, viene rappresentato il fondamentalismo puritano come contrasto al sesso che viene esposto in tutte le sue forme.
Te lo consiglio perché
L’interpretazione di Tim Curry nel ruolo del lussurioso Frank-N-Furter, una versione glam di Frankenstein, la presenza di Susan Sarandon nei panni della “virginea” Janet, il cameo di Meat Loaf e le memorabili canzoni di Richard O’Brien (autore di libretto e musiche), fanno di quest’opera un gioiello della settima arte. Con il senno di poi anche quelli che storcevano il naso hanno dovuto arrendersi di fronte al successo planetario di un film che continua ad appassionare anche le nuove generazioni.
Nel 2005 The Rocky Horror Picture Show è stato selezionato per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti insieme ad altri titoli culturalmente, storicamente o esteticamente significativi.
The Rocky Horror Picture Show è il musical per eccellenza. A più di 45 anni dalla sua nascita è ancora adorato dalle masse. Il grande successo è certamente dovuto agli ingredienti geniali che rendono l’opera unica nel suo genere. Si tratta di un misto tra un film horror e comico, un musical con dentro elementi riguardanti il sesso e la cultura, trasgressivo per essere datato 1975. Il cast è composto da attori praticamente sconosciuti, a eccezione di una giovanissima Susan Sarandon che interpreta la pudica Janet Weiss e Tim Curry, nei panni del travestito Dr. Frank-N- Furter. Oltre allo straordinario protagonista, la Sarandon è eroticamente scatenata.
Nella pellicola non mancano importanti riferimenti culturali. Il tutto è accompagnato da una serie di musiche indimenticabili, da “Sweet Transvestite” a “Timewarp”. Insomma, impossibile passare dalla storia del cinema senza vedere il Rocky horror, che può collocarsi in tutti i campi, che siano quello musicale, culturale o artistico.
Non sognatelo, siatelo.
Dr. Frank N Furter
Ileana Barilla