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Il film della settimana: Scappa – Get Out (2017)

Get Out

Il film da vedere durante questa caldissima settimana d’estate è Scappa – Get Out di Jordan Peele.

Una pellicola, vincitrice dell’Oscar come migliore sceneggiatura originale, in cui questione razziale e satira politica si intrecciano in un horror che funziona su più livelli e che racconta scomode verità.

film

Scappa – Get Out: trama e recensione

Chris e Rose sono una bellissima coppia: lui è afroamericano, lei bianca. Quando arriva il giorno del fatidico incontro con i genitori di Rose, Chris è titubante, ma Rose garantisce che per loro il fatto di essere afroamericano non comporta il minimo problema. Ma sotto l’apparenza di un’accoglienza dalla cortesia affettata, Chris avverte sempre più che qualcosa non torna.

Qui il protagonista, insieme allo spettatore del film, conosce una nuova realtà, quella che dovrebbe essere la sua nuova famiglia.

Lui è un fotografo e la sua bellissima ragazza ha una famiglia molto ricca. Nel momento in cui la loro relazione è andata avanti, lei decide di presentarlo ai suoi genitori nella loro lussuosa tenuta.

Inizialmente lo accolgono con caloroso entusiasmo, tanto che lui oltre a esserne particolarmente felice mostra un lieve imbarazzo per l’esagerazione.

Il padre gli mostra la casa.  Durante il giro, nota che la servitù è formata tutta da persone di colore che lo guardano con sguardo arcigno, cosa che aumenta il suo disagio.

Quello che peggiora le cose in un momento abbastanza delicato, è l’arrivo del fratello della sua ragazza, che si rivela un tipo molto aggressivo. La situazione si complica ulteriormente quando Chris viene a sapere che in quel weekend ci sarebbe stato un party famigliare con tutti i parenti della ragazza.

Durante la notte e al party succederanno molte cose, che trasformeranno quello che doveva essere un radioso fine settimana in un vero e proprio incubo. L’unica ancora di salvezza del protagonista è legata al suo amico che da casa continua a consigliarli di andarsene. L’unica azione di salvezza per il nostro amico è proprio Get Out.

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Nell’era Trump, in cui la destra bianca sembrava dettare legge, l’obiettivo di Peele non era l’avversario più prevedibile, evidente e chiaramente connotato. Quello che l’autore comico afroamericano ci racconta è il razzismo che si nasconde nelle sue forme più abiette, sotto l’apparenza di chi ribadisce una disuguaglianza di fatto, proprio rimarcando costantemente il proprio atteggiamento paternalistico, pseudo-democratico, tollerante.

È sotto le coltri del politicamente corretto che si nasconde il più subdolo avversario della comunità nera d’America.

Il razzismo subdolo e inestirpabile prolifera dove non si vede, nel corso naturale delle cose, in ciò che diamo per scontato o che addirittura esibiamo come tolleranza. Scappa – Get Out si muove sotto questi strati di ipocrisia, attribuendo a elementi fantastici la traduzione letterale di quel che nella realtà avviene in senso figurato, trasformando gli afroamericani in quello che la società bianca ha sempre voluto che fossero. Uomini di fatica o magari atleti destinati a perpetuare, secondo un perverso darwinismo e modalità bizzarre, la mente superiore dei bianchi. Lo stereotipo della prestanza fisica degli afroamericani utilizzato per privare questi ultimi di intelligenza, identità, radici.

Scappa – Get Out è un ottimo film di genere dalla straordinaria forza e capacità di veicolare il messaggio a livello narrativo e per la possibilità di una maggiore risonanza.

Da queste parti i neri sono strani. Come se non si fossero evoluti.

Chris

Ileana Barilla

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