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Il film della settimana: Elf (2003)

elf

La nostra rubrica sui film di Natale continua: oggi parliamo di Elf di Jon Favreau.

Una delle commedie natalizie meglio riuscite degli inizi anni 2000, adatta per tutta la famiglia.

Elf: trama e recensione

Buddy (Will Ferrel) è un bambino curioso che vive in un orfanotrofio. La notte di Natale si infila nel sacco di Babbo Natale, il quale se ne accorge solo una volta tornato al Polo Nord.

Il barbuto Santa Claus diventa una specie di padre adottivo del bambino, che cresce assieme agli altri elfi aiutanti di Babbo Natale. O meglio, lui cresce, mentre gli altri elfi restano decisamente più piccoli. Divenuto chiaro che Buddy non può vivere nel mondo degli elfi, viene rimandato vestito in calzamaglia nel mondo in cui è nato, alla ricerca dei suoi veri genitori. Ma ben presto si accorge che la grande città non è fatta di pattinaggio sul ghiaccio e zucchero filato.

Arrivato alla Vigilia di Natale incontra il padre, cinico ed egoista, per nulla emozionato di avere un figlio come lui. Con la forza ingenua dei buoni sentimenti di cui è portatore, Buddy riporta tra gli aridi abitanti della metropoli la perduta serenità gioiosa del Natale.

Scritta da David Berenbaum, la favola associa con piacevolezza il realismo alla fantasia con poche concessioni al sentimentalismo sdolcinato. Il merito è anche dell’azzeccata scelta di Ferrell come protagonista e del brio degli altri interpreti, mentre i personaggi animati sono affidati ai Chiodo Brothers con il contributo del sempreverde Ray Harryhausen (1920), geniale specialista di effetti speciali in stop motion.

Te lo consiglio perché

Elf è un film che intrattiene, ha un ritmo molto godibile e fa divertire in più punti, soprattutto grazie alla presenza di Will Ferrell.

La pellicola ci propone una storia ben indirizzata verso il lieto fine caloroso che queste commedie ci hanno abituato a proporci: spirito natalizio e voglia di mangiare tantissimi dolci.

Una pellicola dai toni surreali e carica di nonsense, che pur essendo in sintonia con le festività, è particolarmente originale.

Nonostante possa addirittura spiazzare lo spettatore, non solo rispetta la sua quota natalizia con un atmosfera davvero deliziosa, come quella della Grande Mela agghindata per le feste, ma aggiunge una bella colonna sonora, un James Caan in versione burbero/paterna, e un po’ di romanticismo senza esagerare, che dona al tutto ancor più leggerezza.

Elf dimostra così di essere una riuscita e surreale comedy natalizia, ma in perfetta sintonia con i canoni della fiaba e del family-movie, da vedere e in qualche caso da rivalutare.

Qualcuno ha bisogno di un abbraccio?

Buddy

Ileana Barilla

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