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Terzo capitolo tesi di laurea: il caso di studio

terzo capitolo tesi

Il terzo capitolo della tesi è solitamente occupato dal caso di studio (o più di uno). É importante sceglierlo bene: deve trattarsi di qualcosa di significativo, che dimostri nella pratica ciò che stai affermando. Tra tutti, scegli l’esempio, il caso pratico o l’esperimento che potrebbe evidenziare meglio quello che vuoi dimostrare.

Per l’analisi, dovrai basarti sugli impianti teorici proposti nel secondo capitolo, tenendo conto anche delle premesse esposte nel primo.

Terzo capitolo tesi: l’analisi dei risultati

Nelle materie scientifiche, solitamente questa sezione è dedicata a un esperimento, un caso pratico o un’indagine (ad esempio sociologica). Per intenderci, si espongono i risultati ottenuti con questionari e statistiche. Si confrontano i dati raccolti e si dimostra con la pratica quanto già proposto nella teoria.

Tuttavia, può capitare di ottenere dei risultati opposti rispetto a quello che hai teorizzato. Non preoccuparti: anche la confutazione è un risultato. Scoprire qualcosa di inaspettato è notevole! Dovrai solo ricordarti di evidenziare la differenza tra aspettative e risultati nelle conclusioni.

É molto importante segnalare che strumenti hai utilizzato per l’analisi (o esperimento) e indicare chiaramente il metodo impiegato.

Questa sezione della tesi può essere seguita da una quarta parte, nella quale tirare le fila del caso di studio (ancora meglio, se sono più di uno).

La sezione delle conclusioni

In alternativa, puoi passare direttamente alle conclusioni, nelle quali riassumerai brevemente il tuo percorso di tesi, concentrandoti sui risultati ottenuti con il tuo lavoro.

La conclusione deve essere chiara e sintetica. Affinché sia efficace, deve esistere un ordine, un procedimento logico nelle idee esposte.

In particolare, occorre richiamare il metodo di ragionamento seguito nel lavoro, riportando i risultati più importanti che sono emersi. Inoltre, bisogna menzionare i possibili futuri sviluppi della ricerca e fornire eventuali indicazioni di carattere normativo.

Quindi, le conclusioni potrebbero essere, ad esempio: “Dal lavoro di tesi e dalle analisi effettuate è emerso che… Quindi,  possiamo dire, in conclusione…”.

Nella Conclusione dovrai tirare le fila della tesi: entrerai quindi nel merito dei contenuti dei singoli capitoli, richiamando esplicitamente i risultati cui sei arrivato (o arriva la letteratura che hai consultato).

Terminata quest’ultima parte, sarà il momento di ritoccare l’introduzione (o di scriverla). Il lavoro di tesi è lungo e tortuoso: non è così strano arrivare a risultati molto diversi da quanto ti aspettavi. Per questa ragione è sempre meglio rivedere l’introduzione una volta che hai scritto tutti i capitoli. Inoltre, introduzione e conclusioni devono armonizzarsi.

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Ileana Barilla

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