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Il film della settimana: Essere John Malkovich (1999)

Essere John Malkovich

Questa settimana parliamo di un film molto particolare: Essere John Malkovich di Spike Jonze.

Primo film scritto da Charlie Kaufman, è diventato presto un cult per il suo senso di assurdo, grottesco e di alterazione della realtà.

Essere John Malkovich: trama e recensione

Per risolvere i problemi economici della famiglia, il burattinaio Craig Schwarz (John Cusak) viene costretto dalla moglie Lotte (Cameron Diaz) a trovarsi un vero lavoro. Sfruttando le sua abilità manuali, il protagonista riesce a farsi assumere dallo bizzarro dottor Lester come archivista in un’azienda situata al settimo piano e mezzo di un grattacielo, dove i tetti degli uffici sono molto bassi.

Craig si innamora subito della collega Maxine e cerca in tutti i modi di conquistarla. La situazione cambia drasticamente quando Schwarz scopre nel suo ufficio un passaggio segreto che lo scaraventa nella mente dell’attore John Malkovich.

Decide di parlare di quest’assurdo episodio sia a Maxine, che decide di lucrarci sopra organizzando dei tour a pagamento, sia alla moglie Lotte, che vuole sperimentare e farsi travolgere dall’esperienza.

Te lo consiglio perché

Questo film presenta degli elementi grotteschi e surreali che portano dentro un’altra dimensione. In particolare, restare per 15 minuti alla volta nella testa dell’attore John Malkovich, permettendo di vedere il mondo con i suoi occhi e provare le sue emozioni.

Essere John Malkovich elabora l’idea del triangolo amoroso e la amplia, in un gioco mentale di desiderio e gelosia che tratta i concetti di libertà, dipendenza e manipolazione. Lotte inizierà una relazione con Maxine attraverso il corpo di John Malkovich, controllato però dal protagonista Craig.

Questo riesce a condizionare a tal punto l’attore da convincerlo ad abbandonare la recitazione e diventare marionettista, per realizzare il proprio scopo: uno dei pezzi forti della pellicola diventa lo spettacolo di Abelardo ed Eloisa che aveva procurato a Craig numerosi problemi.

Il soggetto del giovane autore Charlie Kaufman è piuttosto curioso. Per una serie di circostanze divertenti e fantastiche, con pochi dollari si può entrare nella testa di una star come John Malkovich. Un’opportunità che quasi nessuno si lascerebbe sfuggire, anche se potrebbe rivelarsi un’esperienza tutt’altro che piacevole.

Partendo da queste premesse esce un film anomalo, piacevole e contemporaneo. Una scena da ricordare riguarda un’allucinazione in cui un’intera folla ha i lineamenti di John Malkovich, spiritosa nella sua autoironia.

Da vedere soprattutto per la magnifica sceneggiatura, la regia originale, cast all’altezza e piccoli elementi ironici ed originali.

In questa commedia del subconscio Spike Jonze realizza un gioiellino del cinema, inserendo personaggi burleschi e scene incantevoli (come quelle dei burattini). Sorprendente Cameron Diaz, che perde la sua caratteristica chioma bionda diventando una moglie un po’ svampita e dalla idee strambe.

Mi dica, qual è lo strano potere che John Malkovich emana? Lei deve aiutarmi a capire perché l’unico mio desiderio è quello di essere Malkovich.

Lotte

Ileana Barilla

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