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Il film della settimana: Le fate ignoranti (2001)

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Nuova settimana, nuovo film: oggi parliamo de Le fate ignoranti di Ferzan Özpetek.

La pellicola affronta con grande sensibilità e delicatezza temi universali come l’amore, la morte e la rinascita, esplorando l’esperienza della protagonista nel tentativo di trovare un senso alla sua vita.

Le fate ignoranti: trama e recensione

La trama segue la storia di Antonia (Margherita Buy), una giovane donna, medico specializzato nella cura dell’AIDS, che deve affrontare la morte improvvisa del marito Massimo (Andrea Renzi) per un incidente stradale. Tra gli oggetti personali che, in una pausa della depressione, ritira dall’ufficio dove lavorava Massimo, Antonia scopre un quadro, dal titolo La fata ignorante, con una dedica, che la pone sulle tracce di un’amante misteriosa, della quale naturalmente ignorava l’esistenza.

Le ricerche la porteranno a scoprire una realtà assai lontana da ogni immaginazione: Massimo era bisessuale ed aveva una relazione clandestina con Michele (Stefano Accorsi). L’impatto con la vita segreta di Massimo è drammatico: dopo il primo momento di rifiuto, Antonia decide di incontrare nuovamente il ragazzo per farsi raccontare della vita di Massimo. Tra i due si stabilisce una strana amicizia, per mezzo della quale lei entra in contatto con la variopinta comunità a cui Michele appartiene: amici omosessuali, una donna transgender, una profuga turca, il cantante Emir e una verace donna napoletana: una famiglia allargata che abita nella mansarda di un edificio popolare situato nell’Ostiense, uno dei quartieri più caratteristici di Roma. Il contatto con questo gruppo farà scoprire ad Antonia una realtà diversa, che la porterà in un’esperienza capace di farla tornare a vivere pienamente.

Te lo consiglio perché

Le fate ignoranti è un film che, pur trattando dei temi piuttosto impegnativi, riesce a mantenere un ritmo equilibrato e una grande sensibilità, senza mai scadere nel sentimentalismo. La colonna sonora, curata da Andrea Guerra, è in grado di sottolineare con maestria le emozioni dei personaggi e il finale, seppur a tratti prevedibile, riesce a emozionare lo spettatore.

Margherita Buy offre un’interpretazione straordinaria, rendendo con grande intensità le emozioni del suo personaggio, dalla disperazione alla curiosità.

Stefano Accorsi è altrettanto bravo nel ruolo di Michele, donando una complessità e una profondità che lo rendono ancora più umano e reale. La chimica tra i due protagonisti è palpabile e crea una tensione emotiva che permea tutto il film.

La regia di Ozpetek è elegante e sensibile, mentre la fotografia crea una sensazione di malinconia e solitudine che si adatta perfettamente alla narrazione.

Il film riesce a mantenere un equilibrio perfetto tra commozione e umorismo, la narrazione è fluida e coinvolgente. Inoltre, la tematica della sessualità viene trattata con grande delicatezza e rispetto, senza mai cadere nel sensazionalismo o nella volgarità.

Una pellicola intelligente che tocca il cuore di chi la guarda, grazie a una narrazione sensibile e attori straordinari. Le fate ignoranti lotta contro le ottusità e il bigottismo, accompagnata da sentimenti veri come amore e amicizia, che lo rendono un film universale e intenso, da vedere assolutamente.

Che stupidi che siamo: quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. A volte la vita ci scorre davanti e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.

Michele

Ileana Barilla