Questa settimana parliamo di un giallo diverso dagli altri: I segreti della notte di Michael Cristofer.
Nonostante la trama si sviluppi attorno ad un omicidio, il vero fulcro del film è la lotta di Bart con il suo autismo (è infatti affetto dalla sindrome di Asperger) e la sua capacità di trovare un modo per superare le sue paure e interagire con gli altri.
I segreti della notte: trama e recensione
La pellicola segue la vita di Bart Bromley (Tye Sheridan), un giovane con la sindrome di Asperger che lavora come commesso notturno in un hotel. Bart ha una grande passione per la tecnologia e utilizza le telecamere dell’hotel per monitorare ogni angolo dell’edificio, cosa che lo fa sentire al sicuro.
Quando una donna viene uccisa nella sua camera d’albergo durante il turno di Bart, la polizia inizia un’indagine. Il giovane si ritrova al centro dell’attenzione, diventando il principale sospettato. Mentre cerca di aiutare la polizia, Bart si scontra con il detective Espada, che inizialmente riversa tutti i suoi sospetti su di lui.
Durante l’indagine, Bart incontra Andrea (interpretata da Ana de Armas), una giovane donna che soggiorna all’hotel e che sembra essere l’unica persona che riesca a capirlo. Bart inizia a provare dei sentimenti per lei e cerca di superare la sua difficoltà nell’interagire con gli altri. Tuttavia, quando si scopre che la donna è coinvolta nell’omicidio, il protagonista dovrà trovare un modo per aiutare la polizia a scovare il vero colpevole.
Te lo consiglio perché
I segreti della notte offre una rappresentazione realistica dell’autismo e la performance di Tye Sheridan è eccezionale nel mostrare le difficoltà e le sfide che le persone autistiche affrontano costantemente nella vita quotidiana. Il film tratta anche temi come la solitudine, la comprensione e l’accettazione degli altri, il perdono e la crescita personale.
Sebbene possa sembrare lento, è un dramma emozionante che offre una narrazione coinvolgente e un cast talentuoso. Consiglio questa pellicola in quanto rappresenta un eccellente ritratto della condizione dei diversi, sulla solitudine, nonché sulla presunzione di distanza e di strumentalizzazione che spesso, purtroppo, ci oscura la vista dalla realtà dei fatti.
È la solitudine… La solitudine che ci fa fare delle cose.
Andrea