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Il film della settimana: In Time (2011)

in time

Questa settimana parliamo di un film dalla trama originale e molto interessante: In Time di Andrew Niccol.

La pellicola è ambientata in un futuro distopico, in cui il tempo è diventato la valuta principale.

In Time: trama e recensione

Le persone smettono di invecchiare fisicamente a 25 anni, hanno solo un anno di tempo rimasto sul loro “orologio biologico”. Per estendere la loro vita, devono guadagnare più tempo o moriranno quando il loro orologio raggiunge lo zero.

Il protagonista del film è Will Salas (Justin Timberlake), un giovane operaio che vive nella parte povera della città. Un giorno, Will salva un ricco uomo di 105 anni, Henry Hamilton (Matt Bomer), da un gruppo di ladri. In riconoscenza, Hamilton regala a Will oltre un secolo del suo tempo prima di togliersi la vita.

Con il suo nuovo capitale di tempo, Will si trasferisce nella zona ricca della città, dove incontra Sylvia Weis (Amanda Seyfried), giovane ereditiera. Insieme, cercano di sfidare il sistema corrotto che favorisce i più ricchi, rubando il loro tempo e donandolo ai poveri. Nel frattempo, sono vengono inseguiti da una forza di polizia detta “Il Tempo”, incaricata di mantenere l’ordine sociale e di proteggere i ricchi.

La trama si sviluppa attraverso inseguimenti ad alta velocità, colpi di scena e momenti ricchi di tensione mentre Will e Sylvia cercano di abbattere il sistema e portare equità nella società. Nel corso della storia, emergono anche segreti sul funzionamento del sistema del tempo e sulla sua origine.

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Il concetto di base del film offre una riflessione profonda sulla società, sulla disparità economica e sulle priorità della vita. La pellicola riesce a trasmettere un senso di suspense e tensione, mentre il conto alla rovescia sul braccio dei personaggi principali si riduce costantemente.

La regia di Andrew Niccol è notevole, con una rappresentazione visiva convincente del mondo futuristico e delle sue dinamiche sociali. La colonna sonora di Craig Armstrong aggiunge un elemento emozionale al film.

In Time offre un’esperienza cinematografica coinvolgente, con una premessa unica e provocatoria in grado di catturare l’attenzione degli spettatori interessati alla fantascienza distopica e alle tematiche sociali.

Ho poco tempo. Non ho tempo per capire come sia successo, funziona così. Siamo geneticamente progettati per smettere di invecchiare a venticinque anni. Il problema? È che viviamo solo un altro anno… se non guadagniamo altro tempo, il tempo è la valuta in corso. Lo guadagniamo e lo spendiamo. I ricchi posso vivere per sempre, invece noi. Voglio solo svegliarmi senza che il tempo mi sfugga dalle mani…

Will Salas

Ileana Barilla

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